VIGORELLI

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28 luglio 2023, fa un caldo atroce, l’iPhone mi informa che ci sono 33 gradi ma se ne percepiscono 37. Sono uscito tardi, tentando di arginare le temperature torride che da qualche giorno hanno avvolto Milano. Inforco il mio monopattino, direzione velodromo.

Il Vigorelli, impianto sportivo che si trova in quella che una volta era la “Zona Fiera”, nato per il ciclismo su pista, chiuso e riaperto più volte, ora viene utilizzato per il football americano.

L’attuale dimensione moderna è resa ancora più magica dalle tre torri di City Life che si stagliano dietro di lui, impensabili all’epoca delle corse di Francesco Moser.

Mi piacciono queste suggestioni, i contrasti di una città in movimento che offre prospettive trasversali e sa mettere gli accenti sulle sue contraddizioni, elevandole a pregi.

Questa parte della città è cambiata parecchio, prendo una curva in velocità senza dimenticare la giusta cautela e arrivo. Sono felice: devo fotografare un monumento storico che ha saputo rinnovarsi, un vero emblema dello spirito più autentico dei milanesi. Appoggio i piedi sul prato verde e soffice, guardo le gradinate e mi impegno a trovare i punti perfetti per imprigionare l’anima sportiva del luogo. Voglio produrre delle immagini che possano restituire il gusto della competizione, farla vivere anche nel vuoto degli spalti privi di pubblico. Mi fermo, manca poco all’ora blu. Il cielo ancora una volta è il mio alleato migliore, fa il suo lavoro senza soste e mi regala la cornice ideale per ciò che ho in mente: colori netti, decisi, privi di indugi, come un ciclista in piedi sui pedali o un giocatore di football che placca l’avversario nell’attimo decisivo della gara. Tenacia e sudore. Le poche finestre accese a quest’ora delle tre torri sono occhi curiosi che si affacciano bianchi e gialli sul velodromo. Nuvole di rincorsa. Le righe per terra, che delimitano il campo di gioco dei Rhinos, creano geometrie perfette che percorro cercando angoli strategici per gli scatti. 

Sono anch’io un atleta: ho la stessa ansia per il fischio d’inizio e non perdo mai la voglia di partecipare. 

Nel cuore pulsante della città di Milano si erge maestoso il Velodromo Vigorelli, un luogo intriso di storia e passione sportiva che ha attraversato decenni di cambiamenti e avvenimenti memorabili. La sua storia inizia nel lontano 1935, quando l’architetto Vigorelli, da cui prende il nome, disegnò l’audace struttura in legno curvato che avrebbe ospitato una vasta gamma di eventi sportivi

Le prime pedalate risuonarono all’interno del Velodromo durante l’inaugurazione, con ciclisti che sfrecciavano lungo la pista in legno inclinata con destrezza e determinazione. Nel corso degli anni, il Vigorelli divenne un palcoscenico per le imprese epiche di numerosi ciclisti, sia locali che internazionali, che lottavano per la vittoria sotto i riflettori scintillanti dell’arena.Tuttavia, il Velodromo non si limitava solo alle competizioni ciclistiche. Nel dopoguerra, divenne un centro vitale per eventi sportivi e culturali di vario genere. Concerti, spettacoli teatrali e manifestazioni di diverse discipline trovarono casa all’interno delle sue mura. Fu un luogo in cui il tessuto sociale milanese si intrecciava con la passione per lo sport e l’intrattenimento.

Nel corso degli anni ’80, il Vigorelli affrontò una fase di declino. La sua struttura aveva bisogno di rinnovamenti e modernizzazioni per adattarsi alle esigenze sempre cambianti del pubblico e degli atleti. Fu allora che iniziò un processo di ristrutturazione, che portò alla sostituzione della pista in legno con una superficie moderna e alla creazione di un ambiente più confortevole per gli spettatori.Il Velodromo Vigorelli, riaperto e rinnovato, tornò a brillare nel panorama sportivo milanese e internazionale. Divenne il luogo di sfide ciclistiche di alto livello, ma anche di eventi che coinvolgevano diverse discipline, dimostrando ancora una volta la sua versatilità e la sua importanza nella vita culturale della città.

Oggi, il Velodromo Vigorelli continua a essere un simbolo di Milano, un luogo in cui il passato e il presente si intrecciano in una storia di passione per lo sport e per la cultura.

La sua pista ospita ancora gare ciclistiche di rilievo, mentre le sue tribune accolgono appassionati di tutte le età per assistere a eventi sportivi e spettacoli di ogni genere. La storia del Velodromo Vigorelli è una testimonianza di come un luogo possa attraversare i decenni e rimanere un punto di riferimento per una comunità e per gli amanti dello sport.

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